mercoledì 21 maggio 2014

Poeti per la rivoluzione - Jack Hirshman all'Ex Caserma Liberata

“Il sapere rende liberi, è l’ignoranza che rende prigionieri” (Socrate)
Per questo crediamo che sia fondamentale promuovere e diffondere la cultura in quanto strumento di lettura critica del mondo. Quando la scuola e l’università pubblica vengono spogliate del loro compito di formazione e diventano produttori di crediti in serie, quando la televisione banalizza e uniforma a ribasso l’immaginario collettivo, quando l’editoria si lascia schiacciare dalle richieste del mercato, scegliere di investire risorse ed energie comuni nella costruzione di iniziative culturali, slegate dalle logiche del mercato e dell’“eventismo” e che allarghino gli orizzonti del pensiero critico, è vera e propria lotta per la libertà. 



L’Ex Caserma Liberata presenta a Bari mercoledì 21 maggio l'unica data in Puglia del tour italiano del grande Jack Hirschman, vera leggenda della poesia e della controcultura statunitense, la voce più politicamente impegnata della Beat Generation. Negli ultimi anni il suo impegno ci ha dato opere di struttura e coscienza politica e poetica, baluardi contro l’ondata di caos e fascismo che sta divorando lo spirito umano. Instancabile lavoratore per la giustizia sociale e la libertà artistica.
La giornata si svolgerà vedendolo coinvolto, alle ore 12:00 nella Libreria Sociale Pavlos Fyssas, in una conferenza stampa con chiacchierata aperta al pubblico sulla controcultura americana e sul ruolo della poesia nei processi di rivoluzione civile antifascista. 
In serata alle ore 21:00, Jack Hirschman incontra sul palco del Cine-Teatro l’orchestra d'improvvisazione RIOT (Rossani Impro Orchestry Timeless) per una performancein cui musica, improvvisazione e recitazione si intrecciano intorno all’impetuosa personalità di Jack.

Poeti per la rivoluzione || Jack Hirschman 

h 12.oo: Dentro e contro la beat generation: la poesia come arma rivoluzionaria 
incontro pubblico e conferenza stampa


h.21.oo: Poesia e musica per la rivoluzione

Chi è Jack Hirshman?

Jack Hirschman è stato in contatto fin dalla metà degli anni Cinquanta con i poeti della beat-generation, ai quali è stato a volte associato. Da loro però si differenzia subito proprio per le sue posizioni politiche. Pur amico di Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob Kaufman, Martin Matz e di tutti gli altri poeti beat, dissente da quella che ritiene una rivoluzione “borghese”, fatta di droghe e misticismo orientale, mentre si sente più vicino politicamente e culturalmente ai movimenti radicali afroamericani (Black Panther Party e tra i poeti Amiri Baraka). 
Professore di inglese alla UCLA di Los Angeles dal 1961 al 1966 ha fra i suoi studenti Gary Gach, Steven Kesslerm, Max Schwartz e Jim Morrison. 
Durante gli anni Ottanta, dirige "Compages", una rivista internazionale di traduzione di poesia rivoluzionaria. Poeti di tutto il mondo vengono tradotti da un gruppo di poeti e traduttori e, di contro, poeti americani vengono tradotti in altre lingue. La rivista viene spedita in 50 paesi a gruppi rivoluzionari e ad organizzazioni culturali. 
È spesso accompagnato da sua moglie, la poetessa e pittrice anglosvedese Agneta Falk, sposata nel 1999.
Nel 1972 Hirschman comincia a scrivere i suoi poemi lunghi che chiama Arcanes. Hirschman descrive gli Arcanes come la trasformazione dialettica materialistica di materiali spesso alchemici o mistici: essi si sforzano di portare avanti il significato spirituale del pensiero e del sentimento dialettico in un senso personale e politico.
Gli Arcani, anche quando toccano temi personali (come nell’Arcano per suo figlio David, morto a 25 anni per un linfoma nel 1982), hanno sempre a che fare con le trasformazioni politiche e sociali. 
Nel 2002 la Before Columbus Foundation attribuisce a Jack Hirschman l’American Book Award for Lifetime Achievement. La motivazione del premio, scritta dal poeta e scrittore David Meltzer recita tra l’altro: <<Jack Hirschman è una figura incredibilmente presente e tuttavia nascosta nella politica culturale e nella vita della poesia americana. Straordinariamente prolifico – ai più alti livelli dell’impegno artistico e del coinvolgimento attivo – il suo lavoro è generoso, aperto, e profondamente critico. La sua critica non è mai banale o inefficace ma ha immensa profondità.>>


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