mercoledì 23 aprile 2014

La nostra ROTTA INDIPENDENTE (3a Ed.) - Festival del quinto Stato dal 24 Aprile al 1°Maggio || Ex-Caserma Liberata

L'irruzione sullo scenario politico pre-elettorale barese dell'esperienza di autogestione e di progettazione condivisa dell'Ex-Caserma Rossani ha scompaginato le carte di chi ha creduto in questi anni di poter giocare la sua partita nel chiuso dei palazzi del potere e al riparo dai processi reali. L’ultimo atto di queste vecchie pratiche autoreferenziali è la delibera di giunta del 15 aprile, spacciata come un “ grande passo avanti" per istituzionalizzare "la partecipazione della cittadinanza attiva", in realtà partorita senza alcun percorso di coinvolgimento del protagonismo dei cittadini e delle cittadine e senza il riconoscimento dell'unica esperienza che in questa città ha posto con forza la questione politica dell'autogestione dei beni comuni come terreno di riappropriazione e di liberazione dei bisogni e dei desideri, modello di organizzazione antagonista tanto al profitto privato quanto alla cattiva gestione dell'interesse pubblico di questa amministrazione. La stessa che per anni ha optato per degrado e abbandono inibendo l'area dell’ex caserma all'uso collettivo e che proprio in questi giorni conferma l’investimento in una grande opera di speculazione edilizia, lanciata con il concorso di idee Bari Centrale, vinto da Fuksas, e che riguarderà non solo il nodo ferroviario e un’ampia parte della città, ma anche la Rossani. 



Da un lato dunque una delibera che millanta l'intenzione di aprirsi a percorsi partecipati di progettazione ma che già nella sua modalità di costruzione espunge ogni possibile processo reale di condivisione delle proposte e delle scelte, dall'altro un pericoloso progetto di privatizzazione urbanistica che appalta direttamente al mercato la gestione degli spazi e dei bisogni delle persone. E’ questa una contraddizione insanabile che va rimossa nell’unico modo possibile: chiudendo definitivamente con qualsiasi progetto calato dall'alto che riguardi l'area Rossani, a cominciare dal ritiro dell’incarico all’architetto Fuksas di redigere il progetto esecutivo per l’Ex-Caserma Rossani. Solo allora si potrà discutere di una delibera che dovrà, comunque, essere totalmente riscritta, riconoscendo che nella Rossani liberata non solo è già nato il Laboratorio di Progettazione partecipata ma già vivono e si stanno sviluppando molte realizzazioni di un progetto partecipato; eliminando qualsiasi termine di scadenza di una sperimentazione già in atto; fornendo allacci stabili alle reti idrica ed elettrica; corresponsabilizzando amministrazione e cittadini nella gestione del bene comune. 



Ancora una volta contrapponiamo la pratica alla retorica e all’ambiguità delle istituzioni: il collettivo della Ex-Caserma Liberata il 24 aprile lancia “Rotta Indipendente. Festival del Quinto Stato”, 8 giorni di arte, musica, teatro, cinema, idee, video, libri, incontri. Una mobilitazione che assume le date del 25 Aprile e del 1° Maggio per esprimere la nostra idea di Resistenza e Liberazione contro i fascismi vecchi e nuovi di chi (mercati, banche, governi) in tutta Europa vuole condannarci ad una vita di miseria e precarietà e reprime i movimenti per la casa, per il reddito, per la difesa dei beni comuni. 

PROGRAMMA COMPLETO 

Giovedì 24h 20.30 // Ultimo Teatro Produzioni Incivili presenta RESTIAMO UMANI, urla e lacerazioni da Vittorio Arrigoni e dal popolo palestinese. 

Venerdì 25h. 11.00 – Piazza Chiurlia - Storie di una Bari Antifascista Perché è nostra la memoria storica antifascista, ricordiamo i partigiani e gli antifascisti baresi di ieri e di oggi 

h. 20.00 - Inaugurazione Cineteatro Ex-caserma Liberata: presentazione del documentario - Facevamo quello che dovevamo, La storia della volante rossa raccontata da Paolo Finardi – a cura delle Officine Video indipendenti 

Sabato 26 dalle ore 16.00 CA.CO.3FEST - Degustazioni di fumetti tipici, live painting e mostre Presentazione fanzine & fumetti: Mr Mango, Mammaiuto, Vieni verso il municipio, Altre storie brevi e senza pietà Concerti / Cortometraggi d’animazione / Live Performancehttp://cacofest.blogspot.it/ 

Domenica 27 dalle ore 10.00CA.CO3.FEST - Degustazioni di fumetti tipici, live painting e mostre Presentazione libri & fumetti: Splatter con Paolo di Orazio, Il potere sovversivo della carta con Sara Pavan, Brian the Brain da adolescente con Miguel Angel Martin, la Biblioteca Onirica con Aka-b, La cosa piu probabile con Gianfranco Bonadies Comic Battle / Concerti / Cortometraggi d’animazione / Live performancehttp://cacofest.blogspot.it/ 

Lunedì 28 dalle h. 19.30 
Introduzione sugli Arditi a cura di Antonella Lovecchio Proiezione "Il Ribelle"a seguire - Dibattito su Guido Picelli e Antonio Cieri + focus sullegiornate di Parma con immagini e foto storiche. 

Martedì 29 h.18.30 Presentazione del libro "Le ragioni del reddito di esistenza universale" con Giacomo Pisani Mercoledì 30h. 

19.00 Teatri Villani 
►La macìara. Si possono guarire le mani?
►Amaterasu
►BIS - Miscellanea Im-popolare 

h. 21.00 CinepRiot proietta Libertarias a cura del Collettivo di Genere V per Vagina 

Giovedì 1 Maggio - Festa del Non Lavoro Festa del non lavoro L’unica grande opera che vogliamo è dignità, casa, reddito e salute per tutt* Rompiamo la gabbia del ricatto e del bisogno, contro ed oltre il lavoro che produce capitale. Per la difesa dei territori e la riappropriazione dei beni comuni dal basso.  
Una giornata di musica, condivisione di idee, cucina popolare, ozio autogestito e occupazione degli interstizi mentali in ricordo del musicista Marco Di Mitrio scomparso 10 anni fà 
++ dalle ore 15.00
con Orecchiabili / Bari Smooth Squad / Squiquocc Garden Gang Band / Waiting For Better Days / The People Speak / Stainer / The Igors / Nick The Freak / La Stanza Del Te' / Png 56 / Lady B / Fabryka / Modaxi / The Big Ska Swindle Band / Skarraphon-X / Drops / B.U.M. --- Djs --- Mr Bogo / Eddy De Marco / Tonna

venerdì 18 aprile 2014

Presentazione del libro di Giacomo Pisani, Le ragioni del reddito di esistenza universale [Libreria Sociale Pavlos Fyssas]

Presentazione del libro di Giacomo Pisani
Le ragioni del reddito di esistenza universale
Prefazione di Luigi Pannarale

"Il reddito di esistenza universale, liberando l'individuo dal ricatto della povertà e riconoscendo la dignità della persona al di fuori dal mercato, costituisce uno strumento di emancipazione degli individui, ponendoli nella condizione di poter decidere e progettare la propria esistenza. Lungi dunque dal poterlo considerare come una sorta di ammortizzatore sociale (come alcuni fanno), esso costituisce piuttosto uno strumento che favorisce la possibilità di opporsi a un ordine sociale fondato sulla "razionalità" del mercato, e di pensare a uno stato sociale non più condizionato dalla centralità del lavoro, dal momento che esso non può più essere considerato come l'unica, prevalente o normale condizione di vita su cui ancora si fondano le misure di welfare rivolte agli individui.
Nella battaglia per il reddito di esistenza Pisani individua dunque anche una sorta di grimaldello con il quale scardinare alcune categorie della moderna teoria sociale del diritto, per aprirla a una dialettica del riconoscimento che assuma il diritto come continuamente esposto ai rapporti sociali. 
Ma in che modo e con quali strumenti la politica e la pratica del diritto pussono contrastare la logica economica e assumere i bisogni degli individui reali dando loro cittadinanza nella progettazione di una nuova società?

l'autore
GIACOMO PISANI (1989), laureato in Filosofia, dottorando di ricerca in Diritti e Istituzioni presso l'Università degli Studi di Torino, collabora con la cattedra di Sociologia del Diritto del prof. Luigi Pannarale, presso l'Università degli Studi di Bari. Giurnalista pubblicista, è direttore della rivista "Generazione zero". Collabora con numerose riviste, tra cui "Critica liberale", "filosofia.it", "Alfabeta2". Tra le sue pubblicazioni, La scienza nell'età della tecnica, in M. Centrone, V. Copertino, R. de Gennaro, M. di Modugno e G. Pisani, La conoscenza in una società libera (Levante editori, 2011); Il gergo della postmodernità (Unicopli, 2012); "Tecnica ed esistenza nella postmodernità", in A. Nizza e A. Mallamo (a cura di), Polisofia (Nuova cultura, 2012)."

giovedì 17 aprile 2014

L'autorganizzazione non ha date di scadenza.

L’Ex Caserma Liberata è oggi uno spazio comune che ha innescato un processo irreversibile: la creazione di un nuovo protagonismo sociale nel panorama stantio della città attraverso l’autorganizzazione di iniziative politiche e progetti sociali, attività culturali e artistiche che raccolgono sempre più vasta e attiva partecipazione. Quello che questa esperienza significa è chiaro come il sole a tutti, o meglio, quasi a tutti: la delibera della giunta comunale del 15 aprile ignora quello che accade, dichiarando una generica intenzione di “incentivare il processo di democrazia partecipata” e offende il processo di reale progettazione partecipata iniziato il primo giorno della liberazione della caserma Rossani. Condivisione dei saperi e delle competenze, realizzazione di progetti autogestiti e di riqualificazione a costo zero sono solo i primi elementi di una visione più alta e più larga: la costruzione continua del bene comune che non scade certo il 31 dicembre come vorrebbe la delibera ma dà una risposta forte alla apparente ineluttabilità della scelta tra privatizzazione liberista e cattiva gestione della cosa pubblica. Al contrario, una delibera che mira alla “valorizzazione temporanea” in “attesa della definizione della destinazione d’uso” e propone un “laboratorio urbano temporaneo” ha il sapore acre di quella stessa precarietà che già invade ogni ambito delle nostre esistenze. Per questo fantomatico laboratorio il Comune metterebbe a disposizione “supporti provvisori (bagni chimici, generatori di elettricità, dispenser di acqua) e manutenzione straordinaria”. 



Ironico, se consideriamo che il 17 febbraio scorso il Sindaco ha convocato alcuni portavoce della Rossani proponendo di avanzare un atto unilaterale finalizzato proprio alla creazione di condizioni dignitose e sicure per tutte e tutti, attraverso la semplice fornitura di acqua corrente ed energia elettrica nel giro di pochi giorni. All’atto ha fatto seguito il lungo silenzio dell’amministrazione che questa delibera finalmente chiarisce: gli apparenti segni di apertura a questa esperienza da parte dell’amministrazione si sono dimostrati essere banali tatticismi per traghettare fino alle elezioni una situazione di calma. Quello che si gioca nella Rossani non è riconducibile ad alcun dibattito elettorale né a forme di normalizzazione di un conflitto, perché non cessa “anticipatamente in caso di diversa ponderazione degli interessi pubblici” come minaccia la delibera ma investe bisogni e desideri per i quali gli otto ettari entro quelle mura sono ancora uno spazio troppo ristretto per costruire il futuro di tutte e tutti. Collettivo Ex-Caserma Liberata

lunedì 14 aprile 2014

Diario Rossani - Presentazione del libro di Nicola Signorile [Kibreria Sociale Pavlos Fyssas]

Entrare nell’ Ex Caserma Liberata significa riappropriarsi degli spazi negati alla città, opporsi all’abbandono e alla svendita degli spazi pubblici, autorganizzarsi attraverso la socialità libera e la riflessione e l'azione collettiva.
Un'occupazione ha liberato e restituito alla città l'ex caserma con un'azione illegale ma bella e legittima, perché le donne e gli uomini che l'amano e l'attraversano esprimono un'idea diversa di città, luogo dove tutti possono creare e condividere, prendersi cura del bene comune attraverso un processo che intrecci volontà, bisogni e desideri.
Non consideriamo questa esperienza come accidentale o contingente, ma un'occasione storica, imperdibile per questa città e come tale deve essere riconosciuta, a cominciare dalle sue necessità: acqua e luce innanzi tutto, ma anche spazi e tempi non precari. Per questo rivendichiamo l’assegnazione della ex Caserma liberata a chi si è preso la responsabilità di rendere migliore questa città, a partire da qui,
L'Ex Caserma è davvero Liberata: libere sono l'espressione e le relazioni, trovano casa la dignità, il benessere e la felicità degli altri e delle altre. Per questo è uno spazio antifascista, antirazzista, antisessista e anticapitalista.

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La Libreria Sociale Pavlos Fyssas presenta il libro: Diario Rossani, di Nicola Signorile 
Interverranno: 
- voci dal collettivo Ex-Caserma Liberata 
- Arturo Cucciolla (Architetto)
- Leo Palmisano (Docente di Sociologia Urbana) 



Diario Rossani

Che cosa si gioca intorno alla vicenda dell’ex caserma Rossani? In questo volume Nicola Signorile ricostruisce le vicende che, dal 2008, hanno attraversato e determinato il destino di questa vasta area nel cuore di Bari, intrecciandole con la storia della città, il dibattito sul suo vecchio piano regolatore, il conflitto fra Comune e Comitati di cittadini e associazioni, quello fra Comune e Regione, gli interessi e le mire dei privati. Si arriva così a oggi con l’occupazione dell’area dell’ex Caserma: un «passare all’atto» capace di innescare una proliferazione di iniziative sociali e culturali che ha travolto l’immobilismo degli anni passati. La rigenerazione urbana sale dal basso e il bosco e l'orto urbano, la libreria sociale, la palestra, lo skate park diventano le avanguardie di una metamorfosi della stasi in azione.