domenica 30 marzo 2014

L'Ex Caserma Rossani Liberata non è una tribuna elettorale

Questa mattina, davanti al cancello dell'Ex Caserma Liberata, si sono presentati una trentina di attivisti del Movimento 5 Stelle con magliette, bandiere, spillette e gadget elettorali vari. Volevano entrare per "fare dei video e delle foto" all'interno della Rossani. La risposta, quantomai ovvia, che hanno ricevuto è che l'assemblea ha deciso e reso noto a chiare lettere che l'Ex Caserma Liberata non è un luogo di campagna elettorale. Per cui liberi di entrare, e benvenuti, ma senza simboli e bandiere elettorali. Davanti a questo hanno provato a entrare a spinta, ma non gli è stato permesso. 




Chi tra loro ha scelto di togliere la maglietta del Movimento 5 Stelle è stato fatto entrare senza rimostranze. Interessante è anche il fatto che i toni più accesi a sostegno della posizione politica della Caserma siano stati quelli dei commercianti della zona che, ascoltati gli insulti gratuiti e senza fondamento che i grillini ci lanciavano, si sono espressi con fermezza difendendo l'impegno costante che gli occupanti hanno tanto nella cura del posto quanto nella continua apertura a tutta la città. Ora, al di là del fatto in sè, una cosa ci preme ribadire. 



L'Ex Caserma Rossani Liberata è uno spazio liberato, lo abbiamo detto tante volte, tanto dagli interessi speculativi dei privati quanto dalla incapacità, evidenziata da anni di abbandono e degrado, del pubblico di far fronte ai bisogni della città. E uno spazio Liberato sceglie le sue regole dal basso, in maniera orizzontale, in assemblea. E una delle regole che si è data è, appunto, che la campagna elettorale non debba varcare quei cancelli, e ogni persona che stamattina era lì fuori, da chi presidia il posto ogni giorno alla mamma che si è trovata a entrare proprio in quel momento, impedendo l'accesso a quei simboli, non ha fatto che difendere una decisione condivisa. Questo episodio per tutti segni chiaramente un punto: la speculazione non è solo edilizia, ma anche e soprattutto quella di chi sulle energie, l'impegno e i sogni che tutte e tutti noi stiamo riversando nella Rossani vuol fare campagna elettorale. E, oggi come sempre, l'Ex Caserma Liberata è davanti ai cancelli a difendere quello spazio da ogni speculazione. Per noi era già chiaro, speriamo da oggi lo sia per tutte e tutti. NO PASARAN!

Collettivo Ex-Caserma Liberata

mercoledì 26 marzo 2014

Collettivo Ex-Caserma Liberata - Comunicato Stampa del 26 Marzo 2014

Dal 1° Febbraio la Caserma Rossani è stata aperta, scavalcando burocrazia, amministrazione, interessi politici ed economici distanti dalla volontà vera di tutte le persone che oggi l'attraversano. Di fatto, si tratta di un'occupazione che ha rotto un silenzio lungo più di vent'anni. Già dal giorno successivo, gli occhi di associazioni, federazioni, speculatori e partiti in campagna elettorale sono tornati a posarsi su questo spazio, di cui finalmente si è ripreso a parlare.



L'amministrazione comunale ha avviato un percorso di interlocuzione con l'esperienza che sta animando l'Ex Caserma Rossani, nonostante questo procedono, come se nulla fosse cambiato dal primo febbraio ad oggi, l'assegnazione del progetto di riqualificazione a Fuksas così come eventuali ed improbabili bandi di assegnazione dello spazio. La progettazione partecipata vera è quella che sta già avvenendo nella Ex-Caserma Liberata, attraverso l'autorganizzazione di coloro che la attraversano. 'Partecipata' significa azione diretta, riappropriazione di spazi dimenticati, condivisione di forze, saperi, risorse per rendere cultura, arte, musica e sport accessibili a tutti, liberati da logiche di profitto e non più merce su cui lucrare. La volontà di chi l'attraversa è che il futuro dell'Ex Caserma Rossani resti lontani da qualunque meccanismo di delega o di affidamento ai privati o ad associazioni create ad hoc per vincere bandi o appalti, processi ai quali questa città è stata da anni abituata. 



La "riqualificazione" è già in atto, anche senza l'impiego di "denaro pubblico", dimostrando che l'impegno e la responsabilità condivisa sono più capaci di qualuque delibera e burocrazia. Ma se questa esperienza è ricchezza ed espressione di una Bari che sta cambiando, allora forse le istituzioni dovrebbero per una volta farsi da parte e riconoscerla, garantendo le migliori condizioni perchè continui. Questo è uno spazio occupato e autogestito, vivo ogni giorno, e tale rimarrà. Gli spazi attivi oggi sono:-Palestra Popolare Morad Tahiri - Skate Park (indoor e outodoor) - Libreria Sociale e Biblioteca Popolare Pavlos Fyssas - Progetto Orto Sociale e Bosco Urbano - Sala prove e spazio concerti - Spazio assemblee - Progetto Scuola Libera - Laboratorio d'Arte - Cinemateatro

Collettivo Ex-Caserma Liberata

lunedì 17 marzo 2014

Comunicato stampa sull'incontro con il Sindaco Michele Emiliano del 17 Marzo 2014

Stamattina parte del collettivo della Ex Caserma Liberata ha incontrato il sindaco Emiliano. Dal 1° febbraio uomini e donne, bambine e bambini hanno attraversato quello che era il simbolo del degrado e dell'abbandono dei beni comuni a Bari e hanno scelto in prima persona di curare quel luogo e restituirlo alla città. Il sindaco ha preso atto dell'esistenza di questa esperienza, straordinaria per Bari, e della sua dimensione pubblica e trasversale. E' finalmente chiaro, anche nelle stanze del Comune, che quello che si sta sviluppando nella Caserma Rossani è la reale messa in atto di una volontà popolare e di condivisione degli spazi pubblici.Per ottenere dall'amministrazione comunale luce e acqua, necessarie a garantire condizioni dignitose alle migliaia di persone che già attraversano lo spazio, il sindaco ha espresso la necessità di una responsabilizzazione legale da parte del collettivo degli occupanti rispetto al loro utilizzo, attraverso la deposizione di un atto unilaterale.Da parte nostra crediamo ci sia una differenza sostanziale tra questa esperienza e proposte istituzionali di "laboratori di progettazione partecipata" calate dall'alto. 

La differenza sta nella pratica di un modello sociale nel quale chi organizza lo spazio e le attività al suo interno sia lo stesso fruitore. Nell'ex caserma Rossani non esiste una partecipazione attiva ed una passiva, ma una progressiva responsabilizzazione collettiva di chiunque l'attraversi. Quello che stiamo mettendo in pratica è una esperienza inedita, ben diversa da quanto è stato proposto finora in tutti i progetti di riqualificazione della Rossani e più in generale dei beni comuni in questa città: protagonisti di questi processi diventano oggi le persone e i loro bisogni, i loro desideri.Ci auguriamo che questo modello partecipativo verrà preservato e non snaturato dalla burocrazia amministrativa o dagli interessi politici o economici sull'area della ex caserma, condizione prioritaria e necessaria affinchè il collettivo della ex caserma possa mantenere un rapporto di interlocuzione con l'amministrazione comunale. 

 COLLETTIVO EX CASERMA LIBERATA

sabato 15 marzo 2014

Sopra le righe: Riappropriamoci dei linguaggi, condividiamo i saperi [Libreria Sociale Pavlos Fyssas]

Scrivere è avere a che fare con la trama dei sensi e significati con la quale normalmente ordiniamo il mondo: possiamo semplicemente riprodurla, lasciando agire indisturbate quelle agenzie di senso che chiamiamo società, decostruirla, mettendola in questione, o ancora ridisporla creativamente, generando altri mondi a partire da quello che quotidianamente abitiamo.
Conoscere forme e tecniche di scrittura è, quindi, un atto di emancipazione, un’uscita dallo stato di minorità in cui ci condanna ogni automatismo sociale, un imparare a leggere il mondo.



Domenica 23 cominciamo a ragionare sulle scritture attraverso dei workshop, guidati da chi le pratica da sempre con questo spirito critico:


h. 10.30 - 11.30 
Il giornale, l'afasia della notizia a cura di Nicola Signorile
h. 11.30-13.30
Drama Lab, laboratorio sulla parola teatrale a cura di Mariella Soldo 
h 15-16
Un incidere armonioso di eventi nella metamorfosi di un pensiero. Poesia: dall'essere al divenire a cura di Pippo Marzulli 
h 16- 17
Scrittori, non letterati! Scrivere rubando alla vita a cura di Alessio Viola
h17-18
Imparare a leggere per imparare a scrivere. Lo scrittore nell'atto della scrittura a cura di Cristò Chiapparino
h 18-19
Le parole della musica: il rap, le rime, i versi, le canzoni a cura di Torto Og