mercoledì 22 ottobre 2014

Denunciamo la campagna intimidatoria e repressiva di polizia, magistratura, fascisti e giornalisti

In merito agli articoli - La Repubblica - Bari, 21/10/2014, p. 2 "Dai No Tav alla bomba in aeroporto gli antagonisti della porta accanto" – e La Gazzetta del Mezzogiorno - Bari, 21/10/2014, p. VI "Raid nel club di Forza Nuova - si indaga nella ex Rossani - Indagini della Digos tra alcuni degli «okkupanti»"

Tra risate (spesso isteriche) e legittime preoccupazioni, la lettura degli articoli di questa mattina sulla Gazzetta del Mezzogiorno e soprattutto sulla Repubblica ci lasciano esterrefatti e arrabbiati; arrabbiati perché veniamo tirati in causa con le modalità di sempre, senza analisi, senza confronto, attraverso le veline della questura e i vaneggiamenti complottisti di chi vede organizzazioni terroristiche, black block e comunisti ad ogni angolo, che tramano per screditare chi, a Bari, lotta politicamente contro le speculazioni edilizie, contro il lucro sulle spalle degli immigrati, contro la devastazione ambientale a solo favore delle imprese private, contro i fascisti, che nel silenzio dei media nazionali, colpiscono oramai con cadenza settimanale immigrati ed emarginati, oltre che antagonisti e solidali, in tutto questo fottuto paese.

Sono tante le cose che vorremmo dire e vorremmo dirle come piace a noi, cioè in un relativo caos di voci differenti contemporanee / una sinfonia di punti di vista che si chiedono

Perché, quando i fascisti menano e uccidono per le strade di questo paese, tutto passa nel silenzio dei media e invece, quando sono i fascisti ad essere menati, tutti i riflettori sono puntati sui soliti nomi… sti maledetti “comunisti”, sono stati loro, sono stati quelli dell’Ex-Caserma Liberata, sono stati quelli di Villa Roth ad aggredire i fascisti. - Raid nel Club di Forza nuova, si indaga sulla Ex-Rossani – titola oggi la Gazzetta del Mezzogiorno.

Noi, siamo convinti che i fascisti di oggi siano ben diversi dai fascisti degli anni 30 o degli anni 70, in quanto sempre più assoggettati e funzionali alle logiche del capitale, nell’individuazione del nemico di turno da combattere, i comunisti, gli anarchici, gli immigrati, gli omosessuali, i senza lavoro e senza fissa dimora, da dare in pasto ai media come “pericolo” per la collettività, come il nemico di turno sul quale costruire una nuova emergenza nazionale. Nazionalismo e razzismo sono strettamente interconnessi fra di loro, così come lo sono razzismo e sessismo, perché è proprio ciò che legittima le diseguaglianze reali, ciò che mantiene le gerarchie sempre esistenti, che i fascisti bramano e difendono ricevendo sempre più consensi in una società decadente come “la nostra”, sempre più rinchiusa nelle proprie paure e diffidenze verso l’altro.

Rivendichiamo l’antifascismo come pratica politica e siamo al fianco di tutti gli antifascisti di questo paese ma questo non significa che l’evento sia riconducibile al collettivo della Ex-Caserma Liberata e/o Villa Roth, ben che meno possiamo essere responsabili per tutto ciò che di brutto può accadere ai fascisti di questa città.

I giornali di questa città, da un lato descrivono il Covo fascista come un luogo di socialità per i fascisti baresi dipingendoli come dei “bravi ragazzi”, dall’altro indicano precisi colpevoli, quell’dell’Ex-Caserma Liberata per la Gazzetta del Mezzogiorno, quelli di Villa Roth per La Repubblica. Fate schifo, non c’è altro da dire, non ci sono altre analisi politiche da fare o assemblee da tenere per discutere dall’argomento.

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Perché certe assonanze scritte?
Perché associare al collettivo di Villa Roth l’etichetta di “cellule impazzite dell'estremismo barese” – bombaroli – ripetiamo BOMBAROLI – in quanto l’articolo a firma di Giuliano Foschini su Repubblica, fa riferimento ad una indagine della Direzione distrettuale antimafia, ad un “un ordigno artigianale ma assai preciso che testimonia una certo tipo di preparazione” ritrovato nel cestino dell'aeroporto di Bari e che chiama in causa i compagni di Villa Roth. Vecchie logiche, vecchia chincaglieria da magistratura anni 70, articoli di giornali compiacenti e indagini truffa ai danni di chi pratica il dissenso e l’antagonismo sociale, di chi ha un punto di vista differente sulla vita, le relazione, la socialità.

Denunciamo la campagna diffamatoria, a mezzo stampa messa in piedi da La Repubblica a firma di Giuliano Foschini contro i compagni di Villa Roth, rigettiamo la strategia della tensione che polizia, magistrature e giornalisti compiacenti stanno montando nei confronti dei compagni di Villa Roth, che oltraggia il lavoro politico e sociale che i compagni hanno portato avanti negli anni e che mira solo ed esclusivamente a creare paura e tensione.

A conferma del clima di tensione che monta in città, ieri sera, ignoti hanno lanciato fumogeni rossi, a più riprese all’interno dell’Ex-Caserma Liberata durante l’assemblea di gestione; Noi non cederemo alle provocazioni di chi, approfittando delle acque torbide e del clima di tensione, cerca di alzare il tiro.Invitiamo tutti i compagni e tutti i frequentatori della Ex-Caserma Liberata alla mobilitazione generale SABATO 25 OTTOBRE, ALLE ORE 17.00 ASSEMBLEA APERTA

Collettivo Ex-Caserma Liberata

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